Smart working: una grande opportunità, ma attenzione alla sicurezza!
25 marzo 2020
Smart working: una grande opportunità, ma attenzione alla sicurezza!
25 marzo 2020
Telelavoro e cybersecurity: due lati della stessa medaglia che vanno opportunamente monitorati per non correre grossi rischi
La stretta dopo gli ultimi decreti ministeriali obbliga tutte le aziende che ne hanno la possibilità a rendere effettivo il lavoro agile (il cosiddetto smart working), per consentire all'impresa la continuità operativa durante questo difficile momento.
Telelavoro e cybersecurity: due lati della stessa medaglia che vanno opportunamente monitorati per non correre grossi rischi
La stretta dopo gli ultimi decreti ministeriali obbliga tutte le aziende che ne hanno la possibilità a rendere effettivo il lavoro agile (il cosiddetto smart working), per consentire all'impresa la continuità operativa durante questo difficile momento.

Nel 2018 secondo uno studio del 2019 dell'Osservatorio sullo Smart Working del Politecnico di Milano: "...solo il 58% delle grandi imprese e il 24% delle piccole e medie ricorre al lavoro agile. E appena il 9% delle pubbliche amministrazioni."
Come dunque si sono organizzate le aziende italiane e le pubbliche amministrazioni che negli anni precedenti non hanno mai utilizzato le risorse del tele lavoro?
Nascono così, tra i dubbi e paure nell'attuare una modalità di lavoro completamente nuova, degli errori fatali che possono essere commessi dai neofiti dello smart working.
Come ha messo in luce Corrado Giustozzi, Cybersecurity expert presso l'Agenzia per l'Italia Digitale (AGID) e tra i direttori di Clusit (associazione italiana per la sicurezza informatica) nonché autorità italiana in tema cybersecurity, i problemi potrebbero essere soprattutto di carattere strutturale per lavoratori e aziende.
Ecco qualche consiglio fondamentale:
- evitare che i collaboratori utilizzino i propri dispositivi a fronte di una indisponibilità dell'azienda: il rischio è infatti altissimo per via di inadeguata sicurezza antivirus e non solo;
- si dovrebbe dotare ogni lavoratore di una linea, un router e una postazione di proprietà dell’amministrazione, con una configurazione di sicurezza verificata e adeguata;
- bisognerebbe fornire ad ogni lavoratore la corretta formazione per l'utilizzo delle tecnologie utilizzate per lo smart working.
"Aprire la via all'utilizzo dei computer personali dei dipendenti è pericolosissimo. Perché se, come capita alle persone a casa, il dipendente ha un Pc non ben configurato, senza l’antivirus magari, diventa in qualche modo un pericolo per potenziali attacchi"
⇒ Scopri i nostri servizi di sicurezza informatica dedicati esclusivamente alle aziende
Quali rischi effettivi si possono correre?
"I professionisti del cybercrime troverebbero una rete sostanzialmente domestica come barriera prima di avvicinarsi o addirittura penetrare direttamente l’infrastruttura pubblica. Un’ostacolo molto più agevole da scavalcare, quindi".
Ma i dubbi sono diversi:
«Il tema del BYOD (Bring your own device) offre il fianco a problematiche amministrative oltre che tecniche. In assenza di specifici accordi espliciti fra le parti, infatti, non è chiaro fin dove possa giungere la giurisdizione dell’Amministrazione su un dispositivo privato di un dipendente; e quindi come si possa garantire, ad esempio, che il dispositivo monti un antivirus adeguato, disponga solo di applicazioni autorizzate, e possieda privilegi adeguati alle funzioni richieste».
⇒ Scopri i rischi che puoi correre in ottica G.D.P.R.

La situazione della cybersecurity in Italia
Dall'ultimo rapporto Clusit 2020 sulle minacce informatiche all'Italia, si rileva un aumento del +37% di attacchi informatici rilevanti (per perdite economiche, danni di reputazione, diffusione di dati privati ecc) negli ultimi 8 anni.
Chi c'è dietro questi attacchi?
Gruppi criminali organizzati, con mezzi illimitati ed estremamente pericolosi. Oggi ancor più è necessario organizzarsi per proteggersi con le adeguate misure di sicurezza informatica, soprattutto in questa nuova condizione di lavoro agile, in cui se utilizziamo i nostri pc personali, possiamo essere estremamente più a rischio.
La fonte ufficiale dell'articolo è: https://valori.it/coronavirus-smart-working-cybercrimine/
Informazioni utili:
Se hai dei dubbi sul livello di sicurezza informatica della tua azienda soprattutto in questo periodo in cui si lavora in modalità smart working chiedici una consulenza informatica ⇒ info@jtpnet.com
I nostri servizi personalizzati di CYBER SECURITY:
Contattaci tramite il nostro form contatti o tramite la chat che trovi qui in basso a destra.